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È passato poco più di un mese dalla "clausura in casa" di noi giovani... Ma la scuola? Mettiamoci una pietra sopra ? No... Non è questo che ha pensato di fare il ministero dell'istruzione.
Esistono da ormai troppo tempo app e siti per videoconferenze sulla mensola, finite nel dimenticatoio di molti... Ma la scuola ha deciso di provvedere a dare una "spolveratina" alla suddetta mensola... Vediamo quali sono le 4 app/siti più usati dagli istituti!

~ZOOM, il più utilizzato del momento, ottimo in quanto a prestazioni e velocità di utilizzo.
Link:
https://zoom.us/download

~GOOGLE HANGOUTS MEET, fra i migliori in quanto a prestazioni video e audio.
Link per android:
https://play.google.com/store/apps/details?id=com.google.android.apps.meetings
suggerimento...:esiste una espansione chiamata grid view meet disponibile su Google Chrome Store per vedere tutti in contemporanea!

~MICROSOFT TEAMS, non molto semplice da scaricare... Ma ne vale la pena: chat, videoconferenze, calendario riunioni, chiamate: tutto gratuito. Per l'accesso è necessario un account dato dall'azienda o dalla scuola però, un passpartout per l'intero pacchetto office 365 e i suoi servizi!
Link: https://products.office.com/it-it/microsoft-teams/download-app

~SKYPE, una fra le migliori piattaforme anche se non molto usata per le videolezioni, permette di condividere lo schermo, fare chiamate vocali e videochiamate con un ottima risoluzione.
Link:https://www.skype.com/it/

E voi? Cosa ne pensate dell'idea delle videolezioni? Quali piattaforme usate? Qualunque siano... L'importante è potersi "rivedere" con i propri compagni e amici e condividere con loro questa difficile esperienza.
Da La Goccia Junior è tutto... Linea alla scuola.

ANTONIO LAVANGA
MARIO PARMENTOLA
GIOVANNI LAROCCA

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I social network sono ormai parte integrante della nostra vita quotidiana, questo è un dato di fatto indiscutibile.
Facebook,Twitter ed Instagram più famosi ed utilizzati che registrano giornalmente condivisioni, aggiornamenti ed apprezzamenti da tutte le parti del mondo. Se ci facciamo caso, nemmeno radio e televisione si sono imposti come mezzi di comunicazione così rapidamente nelle nostre vite.

Questi social comportano dei rischi:
- violazione di privacy;
-dipendenza;
-contenuti inappropriati.

Tuttavia, ci sono anche dei lati positivi:
-la possibilità di parlare con qualsiasi persona in ogni momento;
-grazie ai social network puoi curare i tuoi rapporti interpersonali, non solo restando in contatto con chi già conosci ma anche facendo nuove amicizie e conoscenze;

La settimana scorsa abbiamo svolto un sondaggio all'interno del nostro oratorio facendo domande inerenti all'uso dei social. Riportiamo brevemente i risultati:

> Per l' 82,2% i social rappresentano uno strumento con il quale rimanere in contatto con amici e conoscenti;

> Per l' 11,42% i social (in particolare facebook e instagram) rappresentano uno strumento del quale non possono fare più a meno, dedicano molto tempo ai social, all'aggiornamento del proprio profilo e ad informarsi sulle attività dei loro amici.

> Infine la restante parte, cioè il 6%, vedono i social come un passatempo, accedono ai social saltuariamente e dimostrano di saper coltivare le relazioni con i propri pari indipendentemente dallo strumento.

Come tutte le cose, i social possono essere paragonati con una medaglia a due facce: una positiva e una negativa. bisogna utilizzarli con consapevolezza e non abusarne.

E TU, QUANTO SEI DIPENDENTE DAI SOCIAL?

 

qui di seguito le domande che sono state poste agli esaminati

1) Quando accedo ad Internet la prima cosa che faccio è andare su Facebook/Instagram?

2) Ti senti a disagio se non hai la possibilità di connetterti a Facebook/Instagram?

3) Ti connetti a Facebook/Instagram tramite il cellulare?

4) Usi Facebook/Instangram per comunicare con persone che vedi tutti i giorni?

5) Quando sono con i miei amici uso Facebook/Instagram?

6) Quante volte accedi a Facebook/Instagram in un giorno?

7) Pensi che il numero dei tuoi followers sui social sia ancora basso?

8) Quante volte vai a guardare le foto e le novità pubblicate sui profili dei tuoi amici?

9) Appena conosci una personale del mondo reale le chiedi se è iscritta ai social?

10) Rimani colpito quando una persona ti dice che non è iscritta a Facebook/Instagram?

11) Ti senti nervoso o irrequieto se ti proibiscono Facebook/Instagram?

12) Ritieni importanti i tuoi contatti sui social?

13) Con quale frequenza cerchi nuovi contatti da aggiungere su Facebook/Instagram?

14) Ti capita di togliere tempo allo studio per dedicarlo a Facebook/Instagram?

15) Con quale frequnza aggiorni il tuo profilo?

 

Giulia Lovallo,Antonio Lavanga,Giovanni Larocca

Risultati immagini per roma scoperta archeologica fornace

Ultimamente ci sono state nuove scoperte archeologiche come quella della Fornace Trastevere.

Si tratta di un antico laboratorio produttivo che rappresenta il cuore della città, la cui economia è basata sull'alto arigianato e la trasformazioni di materie prime.

Ultimamente si è scoperto un tubo sotto terra che trasportava l'olio.

L'indagine è iniziata con un sondaggio di archeologia nell'Aprile del 2018 proseguita fino a febbraio. 

Secondo me tutte queste scoperte archeologiche sono molto importanti nella storia e bisogna sostenerle e valorizzarle sempre di più, proprio per questo motivo chi si occupa della tutela dei siti archeologici ci deve mettere il massimo impegno nella loro conservazione per evitare spiacevoli e irrecuperabili perdite.

Valeria Bochicchio 

 

Sotto-il-mantello-dellinvisibilità-La-chiave-di-Sophia.jpg

Un gruppo di scienziati giapponesi dell’Istituto di Tecnologia di Tokio afferma di essere riuscito a rendere invisibile un cilindro di dimensioni submicroniche (meno di un millesimo di millimetro) senza ricorrere a dei rivestimenti specializzati.
Ad oggi il settore di ricerca che tratta le possibilità di rendere i materiali “invisibili” sta facendo grossi passi avanti ma la maggior parte delle tecniche individuate prevedono l’utilizzo di altri materiali chi facciano da rivestimento, una sorta di mantello dell’invisibilità, per ottenere l’effetto.
Questi “mantelli” utilizzano determinati metamateriali ingegnerizzati che piegano i raggi di luce attorno all’oggetto e lo rendono dunque non rilevabile tramite il senso della vista.
Tuttavia i materiali fino ad ora proposti funzionano solo su grammi di lunghezza d’onda limitate, come le frequenze delle microonde.
Kotaro Kajikawa e Yusuke Kobayashi dichiarano invece di aver trovato un metodo per rendere un minuscolo cilindro invisibile senza l’utilizzo di alcun “mantello”.
Hanno infatti scoperto che ad un determinato livello dell’indice di rifrazione (una misura di quanto velocemente la luce si propaga attraverso i materiali), alcuni materiali naturali possono procurare l’effetto di invisibilità.
Ciò significa che sarebbe possibile utilizzare materiali come il silicio, l’arsenuro di alluminio e l’arseniuro di germanio, materiali tra l’altro comunemente utilizzati nella tecnologia dei semiconduttori, per ottenere gli stessi effetti che ad oggi si ottengono con costosi e complicati rivestimenti fatti di metamateriali esotici.

 

 

Antonio Lavanga 
Giovannni Larocca

Risultati immagini per sonda OSIRIS-RExLa fase più critica della missione della sonda OSIRIS-REx intorno all'asteroide Bennu sarà il prelievo di un campione di regolite, che riporterà sulla Terra nel 2023. La sonda non scenderà sulla superficie Bennu ma usando uno speciale "soffio" farà sollevare una piccola nuvola di polveri che catturerà in un vano del suo braccio meccanico. 
La sonda OSIRIS-REx è stata lanciata alle 19:05 dell’8 settembre 2016 dalla Cape Canaveral Air Force Station, in Florida, a bordo di un razzo Atlas V 411.

Per raggiungere il suo obiettivo, l’asteroide Bennu ha impiegato poco più di due anni, durante i quali ha sfruttato anche un assist gravitazionale da parte della Terra.
Dal 3 al 31 dicembre la sonda ha viaggiato affiancata all’asteroide, con il quale ha avuto una serie di incontri ravvicinati, prima di effettuare l’inserimento in orbita, previsto per la fine dell’anno. 
Bennu è un corpo molto piccolo e molto poco massiccio. Inserirsi in orbita attorno un oggetto non è un’operazione semplice.
Ecco perché alla NASA hanno deciso di far precedere l’ingresso in orbita da alcune settimane di affiancamento dell’asteroide, con passaggi a distanze fra 7 e 19 chilometri dai poli e dall’equatore, in modo che la navicella possa indagarne meglio le caratteristiche fisiche e dinamiche, come la forma, i gradienti gravitazionali alla superficie, la velocità di rotazione, e scegliere così le condizioni ottimali per rimanere stabilmente in orbita a una quota molto bassa, compresa fra 0,7 e 5 chilometri sopra la superficie.

L’idea è di far orbitare la sonda proprio sopra il terminatore, la linea immaginaria che separa l’emisfero diurno dall’emisfero notturno del corpo illuminato dal Sole. Il motivo di questa scelta sono le difficoltà di restare legati a un oggetto dalla gravità così debole.

 

Giovanni Larocca
Antonio Lavanga