La pizza è uno dei cibi italiani più amati al mondo. Molto probabilmente la ricetta moderna appartiene alla tradizione napoletana, ma anche egizi e greci preparavano focacce molto simili alla pizza. La pizza classica è la pizza margerita. La pizza, così come la conosciamo noi, arrivò nel 1889, quando il cuoco napoletano Raffaele Esposito creò la pizza Margherita in onore della Regina Margherita di Savoia: pomodoro, mozzarella e basilico per onorare la Regina e l’Italia. Partendo dalla pizza margerita (quella di base) ne sono state create altre come la pizza ai quattro formaggi, la pizza alle olive, quattro stagioni, capricciosa e così via.

La pizza ormai è parte integrante nella nostra tradizione, è una sorta di biglietto da visita della nostra nazione.

Giulia Lovallo

                                                                                                                                                                                                                          

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Quasi tutto il pomeriggio alcune persone dedicano il loro tempo a studiare.

Una cosa fondamentale è bandire il cellulare perché se si usa durante lo studio può sconcentrarvi, se siete circondati da TV ,radio eccetera meglio fare i compiti in un' altra stanza silenziosa per migliorare la concentrazione.

Prendete tutto l' occorrente che vi serve  perché così non dovrete fare avanti e dietro per la stanza.

Se dovete fare un' interrogazione e vi hanno assegnato un sacco di pagine non vi resta che dividere le pagine per i giorni mancanti all' interrogazione, un altro consiglio che vi do è che quando dovete studiare delle pagine sottolineate tutto ciò che ritenete importante.

L' ultimo consiglio che vi do è di fare delle piccole pause di dieci\venti minuti  per far riposare il cervello da tutta la concentrazione accumulata.

Con me sta funzionando alla grande, spero di esservi stata utile!

 

MARIACHIARA SABIA . 

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Martedì 20 novembre 2018 si è svolta a Potenza la Marcia d’Amore per la Cultura, che ha avuto come protagonista i colori, i suoni e le voci dei ragazzi; mentre come scopo e fine la salvaguardia della cultura e il rispetto per essa.
Hanno partecipato circa 2000 giovani di 131 comuni lucani. La Marcia festante è stata animata dagli allegri brani della Marchingegno Band del liceo W. Gropius.
L’evento, che ha visto la partecipazione di tutte le Scuole di Potenza, con rappresentanze delle scuole di Matera Policoro Ripacandida San Fele Gorgoglione, dello Jonio e del Vulture, è partita alle 9:00 dal Piazzale della Stazione Superiore, poi è proseguita per piazzale Aldo Moro, la Villa di Santa Maria e ha attraversato Via Mazzini dove si sono aggiunte le scuole del versante est della città. Verso le ore 11:00 i partecipanti hanno visitato la Chiesa di San Francesco e di San Michele Arcangelo.

La marcia è stata un bel segno da parte della società per la diffusione e la conservazione dell'immenso patrimonio della cultura.
 

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Vi siete mai chiesti perché si festeggia il compleanno?

Noi della Goccia Junior abbiamo pensato di raccontarvi la storia di questa festività. Secondo alcune ricostruzioni storiche, la tradizione di festeggiare i compleanni in modo molto simile al nostro, perfino con le candeline, risale agli antichi Greci. Questa sarebbe legata al culto della dea della caccia, Artemide, rappresentata talvolta con la Luna. A lei venivano offerti dolci rotondi, decorati con lumini per renderli, appunto, brillanti come la Luna. Proprio come oggi si esprimevano dei desideri, con la differenza che questi venivano richiesti alla divinità. In Mesopotamia e in Egitto era importante registrare il giorno della propria nascita perché grazie a quel dato gli astrologi potevano fare l’oroscopo. I Romani, come gli Egizi e i Persiani, rendevano omaggio alla nascita solamente di chi apparteneva ad un certo “rango”. Nel Medioevo invece, ai nuovi nati veniva dato il nome del Santo del giorno, ed era proprio questo ad essere celebrato: per la prima volta veniva celebrato l’onomastico!  

Fino all'Ottocento l’usanza non era molto diffusa, e non esistevano ancora torte e candeline.

I riti che accompagnano il compleanno (auguri, torta, regali, ecc.) videro la luce solo nel XIX secolo, tra la borghesia e le classi agiate. Solo nei decenni successivi l’usanza cominciò a penetrare in tutte le classi sociali, finché nella seconda metà del secolo in Germania nacque la Kinderfest, la festa dei bambini: il piccolo festeggiato veniva svegliato all’alba con una torta decorata di candeline. Una più della sua età, a rappresentare la “luce di vita”: le candeline rimanevano accese per tutto il giorno e si sostituivano quando si consumavano.

 Al momento dell'arrivo della torta, quando si devono spegnere le candeline, tutti intonano la canzone più internazionale al mondo. Ma come si è diffusa questa canzone? Le sorelle Hill, due insegnanti di scuola materna, nel 1924 compongono la canzone “Happy birthday to you” (“Tanti auguri a te” in Italia), ormai diventata un vero e proprio tormentone in tutte le feste di compleanno.

Il compleanno dunque è un evento speciale che va festeggiato ed onorato ogni anno. Gli anni che passano, non ritornano. Ricordate che ogni anno può essere un anno speciale che va celebrato e ricordato.

Mario Parmentola

 

 petrolio basilicata

Le prime attività di ricerca sul petrolio in Baslicata risalgono all'inizio del XX secolo , quando le popolazioni lucane assistevano a manifestarsi delle "lingue di fuoco " sui monti dell' appennino.

Si trattava di fiaccole che segnalavano il bruciare del metano.

Successivamente nel 1920 delle ricerche geologiche mostrarono  una notevole  quantità di gas e nel 1933 l' Agip rinvenne la presenza di petrolio nel sottosuolo e dopo aver ottenuto i permessi eseguì  degli studi geologici che portarono alla scoperta del giacimento di Tramutola .

Negli anni '60 il territorio Lucano venne sfruttato in modo intensivo tanto che le ricerche portano alla luce importanti giacimenti sul petroliferi a Grottole,Ferrandina,Rotondella e Pumerico.

Attualmente la Basilicata è la più grande vriserva petrolifera d' Italia dove le varie compagnie petrolifere estreaggono il 70% di petrolio italiano.

Tuttavia la petrolizzazione ha danneggiato non solo il territorio ambientale e paesaggistico ,ma anche quello sanitario.

Tuttavia nessuno pensa a uno" stop al petrolio" perché la società si interessa solo al denaro e cerca di comprasi tutto anche a suo discipito.

Vorrei che con l' arrivo del Natale tuttti imparasserp ad apprezzare la bellezza del nostro territorio e provassero a valorizzarlo senza distruggere tutta la natura che ci circonda.

MARIACHIARA SABIA