noi siamo tutto film

Da qualche settimana é uscito nelle sale cinematografiche "Noi siamo tutto", un film tratto dal best seller omonimo che sta emozionando l'Italia intera. Quella in questione è un'altra pellicola tratta da romanzi appartenenti alla cosiddetta "sick list", la letteratura della malattia, genere che sta spopolando nella narrativa.

Il film tratta della storia di Maddy, una ragazza diventata da poco maggiorenne che, a causa di una grave malattia, non può uscire di casa. Ciò non le ha permesso di godersi i piccoli piaceri dell'adolescenza. 

Cresciuta solo con la compagnia della madre e dell'infermiera Carla, tutta la bellezza che è al di fuori di quelle quattro mura di casa può vederla esclusivamente in foto o sognarla e le uniche avventure che può vivere sono quelle contenute nei suoi tanti libri sugli scaffali. E' disperata, ha bisogno di una svolta per andare avanti.  Il cambiamento arriva con il rombo di un camion dei traslochi che imbocca il vialetto vicino casa. I Bright, trasferitisi nella casa accanto, spediscono il figlio Olly a presentarsi, secondo le regole del buon vicinato, con in mano un invitante ciambellone.

Olly nota Maddy e si interessa a lei nonostante cerchi di nascondersi in camera sua. Da quell'incontro prova a comunicare con la ragazza in tutti i modi possibili, attraverso vetri, finestre, sms e bigliettini di carta. Tra i due nasce una tenera amicizia, destinata a sfociare in un legame profondo e indissolubile che va oltre la malattia e che non potrà essere arginato da una semplice porta chiusa a chiave.

La visione di questo film mi ha portato a pensare che a un certo punto della vita di ciascuno, all'improvviso, arriva quella persona che ci fa uscire dagli schemi e dalla quotidianità e che, di fronte alle varie difficolta della vita, non ci fa rinunciare alle occasioni che ci si presentano davanti per inseguire il percorso verso la felicità.