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- Scritto da La Goccia Junior
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Cari lettori, oggi vorrei parlare di un fenomeno che sta prendendo sempre più piede soprattutto tra noi giovani ed è il "IL FENOMENO TECNOLOGICO". Infatti vediamo che ora i cortili sono meno gremiti di bambini rispetto a un tempo. Prima ci si incontrava per giocare a calcio o ad altri sport, si cercavano il dialogo ed il confronto, si valutavano tantissime iniziative atte a trascorrere il resto della giornata dopo la scuola. Oggi invece riempiamo le nostre giornate con chat di ogni genere, si preferisce navigare con uno smathphone all'ultimo grido invece di sfogliare le pagine di un libro e tutti facciamo a gara per metterci in mostra su una piattaforma digitale.
Questo fa riflettere su quanto sia cambiato il mondo in pochi anni. Bisogna far capire ai ragazzi che la vita sociale non è un oggetto materiale. Io, come altri, voglio tornare a quella vita tradizionale dove un piccolo oggetto, come un telefono, non raffigura la vita di una persona e dove non si è dipendenti della tecnologia. Ormai il nostro tempo libero è stato sostituito dalla tecnologia, sprechiamo tanto tempo con queste scemenze quando potremmo andare a fare una passeggiata al parco o fare altre cose lontane senza la tecnologia.
Tecnologia: uno strumento che si diceva avrebbe cambiato la vita di tutto il mondo. E' stato così ma con effetti positivi e negativi… Positivi relativamente alla velocità nel lavoro: le macchine hanno sostituito gli uomini nelle fabbriche e questo ha facilitato e velocizzato il lavoro perchè gli uomini hanno più tempo per dedicarsi a loro stessi e agli altri, ma, a lungo andare, potrebbe spegnersi la loro creatività e, con questa, la vitalità della gente.
Ora la tecnologia è diventata uno strumento di distrazione e di evasione, sta portando sempre di più i ragazzi a chiudersi a casa e in loro stessi.
Immaginate che domani mattina tutte le connesioni siano tagliate e voi non possiate più comunicare con i vostri amici. Come sarebbe la vostra giornata? Come potreste sentirvi parte del mondo? Pensate che la tecnologia non abbia cambiato la vostra vita? Vi lascio questi interrogativi, per mettervi in discussione così come ho fatto io.
Non facciamoci spegnere come si potrebbe spegnere un pc e ricordiamoci quali sono i veri scopi della tecnologia.
Giuliano Volpe
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Il 6 marzo scorso sono andato a vedere il match Bologna-Carpi al Dall'Ara di Bologna.
Non solo ho visto la partita, ma sono sceso in campo con i giocatori indossando la maglia del Carpi.
Inizialmente non sapevo che sarei sceso in campo con i giocatori, ma l'ho saputo il giorno stesso della partita e sono stato felicissimo.
Quando ho varcato l'ingresso dello spogliatoio del Bologna, ho visto tutte le maglie dei calciatori titolari pronte per essere indossate.
Ecco che all'improvviso sono arrivati tutti i calciatori e sono rimasto a bocca aperta, sopratutto vedendo Destro e Giaccherini.
Una volta pronti, siamo entrati nel tunnel per l'ingresso in campo ed io ho accompagnato per mano Diawara, calciatore che, fino al giorno prima, vedevo solo in tv e sulle figurine Panini.
Ho avuto anche modo di scambiare qualche parola informale con Destro, alle quali lui ha risposto sempre con il sorriso sulle labbra.
Ed eccomi in mezzo al campo, con tanti occhi di tifosi e tante telecamere addosso... Dire che ero in estasi sarebbe poco!
Indossare una maglia importantissima e calcare le zolle di un campo su cui hanno giocato molti campioni, mi ha fatto sentire in paradiso.
Dopo un'esperienza irripetibile come questa, posso dire di aver capito quale sia il vero senso del calcio: rispetto e passione. E come dice sempre il mister: "IL CALCIO E' DIVERTIMENTO".
Grazie a La Goccia Junior per la possibilità. Buona lettura!
Giovanni Mazza
Tesoro nascosto
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