2014-12-45244_1.jpg--_1.jpg

 

              IMG 20160402 WA0010

 

 

 
 
A pochi giorni dalla fine delle feste pasquali è opportuno ricordare ad ogni fedele cristiano – e non solo – che la Pasqua non termina con un pranzo abbondante in famiglia, con le uova di cioccolato scartate o con una pasquetta trascorsa in armonia. Ma la Pasqua continua e ci chiama ad essere testimoni della luce del Cristo Risorto. Vi proponiamo pertanto la testimonianza di Fabiana Lucia, animatrice dell'oratorio salesiano di Potenza nonché presidente del C.G.S./cnos Mons. Bertazzoni, circa l’esperienza formativa e spirituale Quaresima Viva 2016.
Quaresima Viva: questo il nome che i salesiani hanno dato all’esperienza più significativa del periodo più “caldo” della vita di un cristiano. Vi partecipai per la prima volta, come animata, nel 2008 e quest’anno sono stata chiamata a dare una mano come animatrice. A pochi giorni dal conseguimento della Laurea Magistrale, don Federico mi propose di staccare un po’ la spina dalla quotidianità, così da poter dare il mio contributo ai ragazzi di scuola e oratorio biennio e triennio. Ovviamente ho colto con molto piacere ed entusiasmo questo invito e dal 25 al 28 febbraio ho vissuto questa esperienza, insieme con don Giuseppe Ieva, Antonio Lopez, Alessandro Lemmo e 12 ragazzi della nostra Ispettoria. Quaresima Viva è un momento intenso, che va vissuto personalmente, per prepararci a vivere il mistero pasquale con cuore attento e mite e nella consapevolezza che Gesù ha dato la vita per noi. Il tema di quest’anno è stato “Sotto il Segno di Giona”. Nei quattro giorni di ritiro sono stati sviscerati i quattro capitoli del Libro del profeta, dai quali è emerso che ognuno di noi è un po’ come Giona, consapevole del fatto che ogni qualvolta tocchiamo il fondo, Gesù è lì per correre in nostro aiuto e tirarci sù. Le giornate sono state ben scandite e abbastanza piene, con momenti di ascolto e confronto, di deserto, e momenti forti come la Via Crucis, l’Adorazione Eucaristica e la Celebrazione della domenica. A conclusione di Quaresima Viva, è stato bello vedere i ragazzi confrontarsi sulle proprie realtà: i ragazzi della scuola hanno portato la loro testimonianza di animazione ai ragazzi dell’oratorio e questi ultimi hanno spiegato ai ragazzi della scuola come vivono questa vocazione nel cortile. Il numero abbastanza esiguo dei partecipanti ha permesso ai giovani di conoscersi meglio e condividere a pieno ogni istante di questa esperienza. Il vederli salutarsi con un pizzico di nostalgia ha riempito i nostri cuori, perché Quaresima Viva unisce con un filo invisibile tutti coloro che sentono sulla pelle questa emozione ed è la conferma sempre più forte del fatto che don Bosco è qui, vivo in mezzo a noi!
 
 
Fabiana Lucia
Animatrice

                                                         Quaresiva Viva 2016

 

 

 

Un weekend “sotto il segno di Giona” quello trascorso tra il 25 e il 28 febbraio 2016 da un gruppo di ragazzi provenienti da diversi oratori del sud Italia (Potenza, Caserta, Cisternino). Come ogni anno, il Movimento Giovanile Salesiano dell'Italia Meridionale organizza un breve momento di preparazione alla Quaresima e cinque giovani del nostro oratorio sono partiti alla volta della casa salesiana di Grumento per prendere parte agli esercizi spirituali. Quest’anno il tema centrale è stato il profeta Giona, protagonista di uno dei libri della Sacra Bibbia. Giona è un profeta, come gli altri chiamato da Dio per portare a compimento una determinata missione: il suo compito consiste nel convertire la città di Ninive. Giona, tuttavia, rifiuta la grande proposta di Dio e comincia la sua simbolica “discesa” – da Giaffa al punto più basso della nave, fino a toccare il fondale marino – che rappresenta il suo percorso di allontanamento dal Signore. Inghiottito da una balena e rimasto nel ventre di quella per tre giorni e tre notti, Giona invoca con voce incessante il Signore, che lo ascolta e gli risponde, e fa sì che il profeta venga rispedito sulla spiaggia. Per la seconda volta, Dio rivela a Giona la sua missione e stavolta tutto si compie per il verso giusto. Giona, però, dopo aver convertito la città di Ninive, sdegnato, chiede al Signore che gli sia tolta la vita; così termina il quarto ed ultimo capitolo del libro, sebbene non abbia una precisa conclusione.

Dunque, l’invito rivolto ai ragazzi presenti è stato proprio quello di porsi davanti al Signore, senza scappare, in ascolto, senza distrazioni, della bella proposta che Egli fa a ciascuno di noi. Ne è risultata un’esperienza davvero profonda, tra momenti di preghiera, “lectio”, ascolto, riflessioni, condivisione, giochi e divertimento, che ha raggiunto il culmine con la Via Crucis del venerdì, l’Adorazione Eucaristica del sabato e la messa domenicale presieduta dall’ispettore don Pasquale Cristiani, il quale si è anche messo a disposizione dei ragazzi per le confessioni.
Anche quest’anno, quindi, una Grumento che ormai si vestiva di primavera, ha ospitato al meglio quella che si è rivelata e continua a rivelarsi da anni una proposta più che vincente da parte dell’Ispettoria Meridionale. Per quanto mi riguarda, tre sono gli aspetti che porterò sempre con me di questa esperienza: il Signore mi chiama, il Signore mi salva, il Signore è Misericordia.

 

 

Antonio Ruoti

Gruppo Alai