madre teresa

  giacomo poretti


L'iniziativa "cresciuto in oratorio" promossa dai Salesiani di Milano ha l'obiettivo di promuovere e comunicare il valore pastorale, educativo, culturale e sociale degli oratori ed ha tra i testimonial Giacomo Poretti, del trio Aldo, Giovanni e Giacomo. L'attore racconta di essere cresciuto nell'oratorio di S. Giovanni Bosco e S.Chiara, a Villa Cortese (MI), non ha dimenticato il biliardino, il ping pong, il bar con la gassosa come unica bevanda disponibile, il campo da calcio in erba da 11 giocatori, che in realtà ospitava 280 bambini, la cappella dove si imparavano i dieci comandamenti, i 7 vizi capitali, le 4 virtù teologali...e il Teatro, grazie al quale ha avuto la fortuna di scoprire il gioco meraviglioso del teatro a cui deve tutta la sua vita. I ricordi di questo attore mi hanno portato a riflettere su questo posto speciale, che segna un percorso di vita: l'oratorio. L'oratorio è casa che accoglie, una seconda casa, cortile per incontrarsi da amici, luogo di aggregazione in cui crescere umanamente e cristianamente, ambiente che forma alla vita, una grande famiglia in cui si sta bene, ci si aiuta, comunità cristiana che fa crescere in un rapporto sereno con se stessi, con gli altri e con il Signore. Mi sento di ringraziare Don Bosco per questa grande rivoluzione: l'oratorio!

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Domenica 29 gennaio abbiamo notato, con grande stupore, la presenza di una comunità sorda. Incuriositi, abbiamo fatto loro alcune domande.

 

Cosa vi lega a san Francesco di Sales e a San Giovanni Bosco, il "Santo dei giovani"? Come mai ricordate San Francesco di Sales proprio nella nostra chiesa?

San Francesco di Sales è il protettore dei sordi, quindi in tutta Italia ogni anno il 24 gennaio festeggiamo questo Santo e partecipiamo alla messa durante la domenica successiva, in modo da permettere anche ai sordi che vengono da fuori Potenza di partecipare. Non si sa il motivo preciso per cui veniamo proprio in questa chiesa perchè sono davvero tanti anni, anzi ringraziamo i sacerdoti che hanno accettato di celebrare la messa insieme con noi in questa occasione, in modo particolare don Italo Sammarro. Inoltre in questa chiesa la visuale è molto buona e si può vedere bene l'interprete durante la messa.

 

Il nostro oratorio sta avviando un laboratorio LIS (Lingua dei Segni Italiana) per bambini e ragazzi. Cosa pensate di questa iniziativa? Quali consigli ci potete dare per avvicinare la comunità sorda a quella udente e favorire così la reciproca integrazione e la comunicazione?

E' molto interessante questa iniziativa e a noi servirebbero sempre più persone che conoscano la lingua dei segni. Sarebbe bello collaborare insieme.

 

Quali sono le maggiori difficoltà che si incontrano essendo sordo?

Non ci sono grandi difficoltà. Da piccoli, il problema è stato a scuola, ad esempio si chiede spesso di ripetere. Inoltre la difficoltà sta anche nel fatto di dover usare la lingua vocale che è diversa dalla nostra. Da adulti, l'integrazione è stata migliore. Ovviamente è necessario un dialogo faccia a faccia, bisogna stare di fronte alla persona con cui si comunica. 

 

 

Interprete LIS: Rosanna Parente

 

 

 

Mariangela Palese

 

amicizia

 

Gli amici sono una parte indispensabile della nostra vita. Il rapporto di amicizia è un legame profondo, duraturo e sincero. E’ importante circondarsi di persone leali, su cui si può contare nei momenti difficili, sempre pronte a dare buoni consigli senza giudicare, in uno scambio felice e disinteressato di affetto e amore; questa potrebbe essere una definizione di amicizia vera! Non c’è più bella cosa dell’amicizia. Anche Epicuro, filosofo greco, a suo tempo affermò: "Di tutti i tesori che la saggezza può ammassare per la felicità, l'amicizia è il più grande, il più inesauribile, il più dolce.” L’amicizia è stata dunque, già nell’antichità, considerata un bene prezioso per gli uomini, in grado di procurare felicità ed è tanto più duratura quando vi è come condizione necessaria la sincerità. L'uomo come diceva Aristotele è un "animale sociale", quindi deve vedere la propria vita come un qualcosa da condividere e vivere insieme almeno ad un'altra persona. Perciò gli amici sono per natura alla base della vita dell'uomo. Sin da quando si è bambini si avverte il bisogno di avere accanto una persona con cui vivere giochi ed avventure. Quando si è piccoli e spensierati, farsi degli amici è un gioco da ragazzi! Bastano due parole, un sorriso per far scattare la simpatia. Da adolescenti, si cerca un amico per confidare segreti, paure, per un ingenuo "istinto di sopravvivenza" nella lunga strada della crescita. Si frequentano molti amici per trascorrere delle belle giornate in compagnia, per andare al cinema, a mangiare un gelato, a una festa o  per organizzare un pigiama-party. Si possono avere tantissimi amici, dai compagni di scuola a quelli che si frequentano a calcetto o in oratorio, poi ci sono gli amici dell’estate e gli amici che si conoscono tramite altri amici. Non passa un minuto senza mandare o ricevere messaggi su WhatsApp da parte di qualche amico, condividere una foto di un nuovo acquisto, o taggare qualcuno in un post, inviare frasi sciocche e barzellette divertenti in un gruppo. Tutti sono amici fino a quando si ha la voglia di stare insieme e ci si sente appagati. Nell’età adulta fare nuove amicizie diventa più complicato poiché, maturando, si hanno maggiori impegni, lavorativi, familiari, e diminuisce invece il tempo da dedicare agli amici o alla frequentazione di nuove persone. Perfino in età più matura, avere un amico che ti cammina accanto non ha prezzo; fare una semplice passeggiata o scambiare una chiacchiera è un momento per dire grazie alla vita. Quando si ha la fortuna di avere degli amici è importante non dimenticare di farne gran tesoro, di averne sempre cura, perché essere un buon amico, è una gran virtù. Non è importante avere una gran quantità di amici, ne basta anche uno, perché la cosa indispensabile è sapere che quell’uno è la persona su cui si può contare e che starà sempre e incondizionatamente al tuo fianco, nonostante le difficoltà e le distanze. L’affetto per un amico sincero non muta mai. Amico è chi non ha paura di dirti in faccia la verità e di offrirti sinceri consigli. L’ amico vero accetta i tuoi difetti, è la persona che vuoi sentire o vedere quando vivi dei momenti felici o brutti che siano, quando sei pieno di speranze e sogni da far realizzare. Ti accorgi di avere un amico, quando ti basta stare in sua compagnia per sentirti sereno, senza badare al luogo, al posto o la gente che hai intorno. Allora le nonne hanno ragione quando dicono: “Chi trova un amico trova un tesoro!”.

 

Ilaria Salviulo

liceo classico