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15 aprile 2019, ore 18:50, cade la prima guglia della cattedrale di Notre Dame. Nei cuori dei francesi e più in generale degli europei è presente un solo obbiettivo: ricostruire.

Andiamo a vedere cosa si è salvato e cosa invece è andato perduto: 

LA GUGLIA

Alta 90m e inaugurata nel 1859 viene progettata da Viollet-Le-Duc. La struttura in legno è stata ridotta in cenere, ma la scultura in cima che rappresentava un gallo, contenente tre reliquie si è salvata. L'incendio è partito proprio da qui: erano in corso i lavori di restaurazione che sarebbero dovuti finire nel 2022. Dopo l'incendio si pensa che possano finire tre 10-15 anni.

IL TETTO

Qui ci sono stati i maggiori danni: è andato distrutto per due terzi. Si tratta di uno dei più importanti gioielli architettonici, che dal 1220 aveva resistito. A causa della mancanza di interruzione tra le travi l'incendio si è subito diffuso.

I ROSONI

I rosoni risalenti al 1200 sono stati più volte restaurati, si sono salvati. Il più grande ha un diametro di 21m che rappresenta figure dell'Antico Testamento che circondano la Vergine. Quella a Sud invece è alto 13m e raffigura Cristo circondato da santi, apostoli e angeli. Anche se intatti, i rosoni verranno smantellati per evitare che cadino.

L'INTERNO

L'altare meggiore pare intatto, mentre l'arredamento circostante appare molto danneggiate mentre le vetrate sono andate distrutte. All'interno della cattedrale di Notre Dame si sono salvate le reliquie più importanti coma la Corona di Spine, un chiodo della Passione di Cristo, un pezzo della croce e la tunica di Sasint-Louis. Una serie di dipinti del diciassettesimo secolo e del diciottesimo secolo sono andati danneggiati in gran parte non dalle fiammme, ma dal fumo.

Si spera che questo lutto culturale finisca presto e che la cattedrale di Notre Dame ritorni al più presto a riemergere dalle macerie tornando più maestosa di prima.

 

Mario Parmentola

Simone Del Gaudio