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Greta Thunberg è una ragazza di soli 16 anni con la sindrome di Asperger, ed è un' attivista svedese famosa per le sue manifestazioni per lo sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico. Nonostante la sua giovane età é costante ed intraprendente.

Infatti, ha partecipato a numerosi convegni in giro per il mondo: a Katowice, in Polonia, il 4 Dicembre del 2018 in occasione della COP24, dove Greta ha spiegato come il nostro futuro è in pericolo a causa del inquinamento e ha affermato che l'unica soluzione è quella di cambiare il sistema.

Inoltre, circa due settimane fa, ha partecipato alla manifestazione che si è tenuta a Roma che ha visto una grandissima partecipazione, ha anche incontrato Papa Francesco e ha parlato in Senato.

Questa ragazza ha avuto molto coraggio nell' esporsi, nel sostenere le propie idee e nell' affrontare le opinioni altrui, nonostante sia giovanissima.

La maggior parte dei ragazzi si schiera dalla sua parte anche se l'obiettivo da raggiungere si presenta arduo e complesso, ma Greta grazie alla fiducia in sé stessa e al sostegno delle persone care non si lascia intimonire dalle dificoltà e mantiene sempre più attiva la sua motivazione rappresentando un punto di riferimento per la popolazione.

Andreea Malos 

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Gli eroi di questo mese hanno tutti un nome diverso, ma possiamo racchiuderli insieme con un'unica parola: PAPA'!

A tal proposito riceviamo e pubblichiamo con piacere una poesia scritta, qualche anno fa, dalla nonna di una delle ragazzine che frequentano la catechesi nel nostro oratorio.

 

Uomo
che stai sul letto di morte!
I miei occhi
velati di pianto,
la mia mente
va indietro nel tempo

e ti vedo

Uomo
in un Tempo lontano,
accarezzi una bimba
con ruvida mano.
Ricordi di Tenerezza!
Padre della mia fanciullezza.

Uomo
che sei talvolta severo
mentre correggi
i miei sbagli più seri.
Costante è la tua presenza
Maestro della mia adolescenza!

Uomo
che accompagni una donna all'altare
sei tutto compìto
ma ti sento tremare
mentre procedi con maestosità
ti fai testimone della mia felicità.

Uomo
che ti muovi su gambe tremanti,
i tuoi gesti son sempre
più stanchi e più lenti.
SEI TROPPO IMPORTANTE,
TI VOGLIO FERMARE!
Lo sento nel cuore:
Tu stai per andare.

Uomo
che stai sul letto di morte,
il legame con te adesso
è ancora più forte.
Però mi resta nel cuore
un grande rimpianto:
non averti mai detto
che ti amo tanto.

Signore,
pietà per quest'uomo grande,
Ti prego portalo in Cielo
fra le anime Sante
e a me lascia
che viva l'incanto
di avere mio Padre
come Angelo accanto!

(Incoronata Luongo)

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Il mese di Gennaio può essere considerato il "mese salesiano". Oltre a festeggiare il nostro grande santo, Don Bosco (il 31 gennaio), si festeggiano altri santi come San Francesco di Sales (24 gennaio) e Laura Vicuña (22 gennaio). Abbiamo deciso di approfondire proprio la figura di Laura Vicuña.

Laura Vicuña nacque il 5 aprile 1891 da una famiglia umile in Cile, mentre lì era in corso una guerra civile; per questo motivo la sua famiglia si rifugiò nel sud del paese.

Dopo la morte del padre si trasferì con la madre Donna Mercede e la sorella Giulia Amanda in Argentina per cercare fortuna.

Il secondo matrimonio della madre con un propretario terriero, Manuel Mora, consentì alla famiglia di vivere con maggiore tranquillità economica. Laura e la sorella studiarono nella scuola delle Figlie di Maria Ausiliatrice a Quilquihuè. Grazie all' esperienza con le suore, Laura migliorò la sua amicizia con Dio. Capì allora che la mamma stava vivendo una situazione di peccato a causa della relazione con Manuel, fondata esclusivamente sull'interesse economico e non sull'amore gratuito e disinteressato come Dio lo vuole, e quindi intensificò la sua preghiera ed fu disposta persino a sacrificarsi per la conversione della mamma.

A seguito di un'inondazione, aiutò tutte le sue amiche a mettersi in salvo, e a causa della grande fatica si ammalò gravemente. Sul letto di morte confessò alla madre del suo sacrificio e la mamma le promise che da quel momento avrebbe cambiato vita. Le sue ultime parole furono "Grazie Gesù! Grazie Maria! Ora muoio contenta!". Morì a soli 13 anni il 22 gennaio 1904.

Fu beatificata da Giovanni Paolo II il 3 settembre 1988.

E' Laura Vicuña l'eroe di questo mese perché rappresenta una splendida testimonianza di come una vita possa essere vissuta all'insegna della santità anche in un brevissimo arco di tempo. Laura deve essere un modello di semplicità e santità per tutti noi ragazzi.

 

Mario Salinardi

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La Rai ha di recente dedicato uno special ("Io sono Mia") a Mia Martini. Per questo abbiamo scelto lei come eroe del mese e abbiamo voluto approfondire la sua vicenda, per farla conoscere anche ai lettori più giovani!

Voce italiana tra le più belle, scomparsa in circostanze mai del tutto chiarite, Domenica (Mimì) Rita Adriana Berté, in arte Mia Martini, nasce a Bagnara Calabra, in provincia di Reggio Calabria, il 20 settembre 1947, secondogenita di quattro figlie. Tra queste, c'è anche Loredana Berté, anche lei cantante italiana molto apprezzata. Difficile commentare quello che Mimì ha lasciato alla musica: interprete sensibile e straordinaria, anima tormentata alla continua ricerca di una dimensione umana e artistica autentica e priva di compromessi. E anche per questo emarginata e lasciata sola da quell’ambiente musicale di cui così tanto subì le luci mutevoli e le improvvise ombre. Senza peli sulla lingua, guidata dal proprio coerente sentire, ammirata per il suo talento autentico da tutti i più grandi della musica  Bennato, Tullio De Piscopo, Mango, Biagio Antonacci, Cocciante, De Gregori, Baglioni, le amiche Ornella Vanoni e Mina - è parte del più prezioso patrimonio della musica italiana. Si presentò sulla scena musicale inizialmente come Mimì Bertè e poi dimostrando di essere in netto anticipo sui suoi tempi con l'album d'esordio "Oltre la collina". Alla fine degli anni Settanta cominciò l'ascesa come interprete di musica leggera, con brani che entreranno nel repertorio classico della canzone italiana: Piccolo uomo, Minuetto, Padre davvero, Almeno tu nell'universo, Gli uomini non cambiano... In trent'anni di carriera conquistò diversi riconoscimenti, tra cui la Targa Tenco e il Premio della Critica a Sanremo, istituito apposta per lei nel 1982. Quest'ultimo, dopo la scomparsa dell'artista il 12 maggio del 1995, prese il nome di Premio Mia Martini, ancora oggi il più ambito riconoscimento nel panorama musicale nazionale.

Giulia Lovallo     

GIANPIERO LOTITO

Gianpiero Lotito è un tecnologo che nasce a Potenza e studia a Pavia e che dal 1987 crea progetti per i grandi editori per l'applicazione di tecnologie digitali ai processi e ai prodotti editoriali. E' stato docente di Editoria Multimediale presso l'Università degli studi di Milano. Ha pubblicato nel 2008 per Bruno Mondadori "Emigranti digitali - Origine e futuro della società dell'informazione dal 3000 a.C. al 2025 d.C.", che ha avuto la prefazione di Peter Sondergaard, direttore globale della ricerca di Gartner, la più importante società di analisi e conuslenza tecnologica del mondo. Dal 2006 coordina con Mariuccia Teroni, con cui lavora dal 1987 in comuni avventure, la creazione di Facility, un motore di ricerca di prossima generazione che ha progettato e che nasce da domande di brevetto disegnate da lui e Mariuccia Teroni. Nel 2012 ha ottenuto il brevetto europeo e quello americano (oltre ad altri 4) per le metodologie che sono alla base di Facility, che è stato definito dal technology editor del Times Nigel Kendall "una tecnologia che potrebbe cambiare ogni cosa sul Web".
Ha curato la revisione scientifica di un corso di informatica per le scuole superiori per Minerva Italica – Edumond. Il motore Facility è stato presentato in versione alfa in due preview tour: il primo in Silicon Valley presso le sedi di 6 major del software e del Web (tra cui MySpace, Adobe e Oracle) e il secondo a Londra con una selezionato gruppo di giornalisti. Dal 2010 è CEO e CTO di FacilityLive, la startup che sta portando sul mercato enterprise internazionale FacilityLive, la piattaforma search-centric basata sul motore semantico Facility.
Il motore è per il momento soltanto una soluzione b2b, adottata da alcune tra le principali aziende europee all’interno delle loro piattaforme. FacilityLive rappresenta per Vodafone, Accenture e Unicredit ciò che Bing di Microsoft rappresenta per Facebook: un motore di ricerca interno integrato. Insomma gli utenti di tutto il mondo già lo usano, ma non lo sanno (come su Arriva.it, il portale dell’azienda di trasporto pubblico controllata dalla ferrovie tedesche). «Prova a mettere dentro “da Bergamo a Como domani” e vedi cosa vieni fuori» dice l’imprenditore lucano.Tant’è vero che la società di Lotito ha raccolto oltre 12 milioni di euro di capitale non da venture capitalist, né banche o settore pubblico, dichiarando lo scorso anno un fatturato da poco più di 300 mila euro. «Industriali, manager e dieci dipendenti hanno deciso di investire capitale privato su di noi», ragiona Lotito.
L’ultima valutazione di FacilityLive è stata di 35 milioni ed è stato già lanciato un altro aumento di capitale per raccoglierne altri 9. Il motore di ricerca italiano ha brevetti in 43 Paesi, tra i quali Usa, Europa, Giappone, Israele e Corea.
Per noi di Goccia Junior non poteva che essere lui l’eroe del mese di dicembre, un potentino DOC che ci rappresenta nel mondo con questa sua invenzione e che è stato ospite di televisioni di panorama mondiale come la BBC. Vogliamo chiudere con uno stralcio di una sua intervista rilasciata ad una testata giornalistica.
Cosa ho fatto in breve fino a oggi? L'esperto di tecnologie digitali (le progetto anche), il docente universitario, il musicista. Ho scritto libri e molti articoli, ho curato mostre. Da più di 25 anni lavoro con i grandi editori alla creazione di applicazioni tecnologiche avanzate per i prodotti editoriali e i contenuti in genere. Negli ultimi 6 mi sono dedicato a un sogno: costruire un motore di ricerca di prossima generazione. Per adesso ci sto riuscendo. In relazione a questo progetto ho anche ottenuto 6 brevetti (tra cui uno americano). Quindi aggiungerei anche che ho fatto l'inventore. In più, una figura professionale che riassume molte delle mie competenze è quella del Data Scientist. Il mio nome si scrive con la "n". Il resto, mancia.