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 Cari lettori, vorrei raccontarvi della mia esperienza a Putignano, sede del Carnevale più antico d' Europa e tra i più lunghi al mondo, che quest'anno ha festeggiato la sua 622ª edizione.

Una festa di popolo tra maschere di carattere, gruppi mascherati e soprattutto carri allegorici e un’allegria che contagia tutti. 

I Giganti di Cartapesta sono vere e proprie opere d’arte che i maestri realizzano negli storici capannoni, affascinanti laboratori zeppi di acqua, colla, carta e tanta fantasia. Quest'anno i carri partecipanti sono stati sette, basati sul tema della "diversità", e hanno sfilato preceduti e seguiti da cittadini della zona che, mettendo in mostra le proprie maschere, hanno raccontato pezzi di storia e tradizioni di Putignano.

Quello affrontato è un tema forte e riguarda tutti noi. In questo mondo troppo spesso si verificano episodi di odio e del prossimo riusciamo a vedere solo i difetti, non considerando la sua "unicità" che è tutta un'altra cosa rispetto alla diversità. Sembra strano, ma sono stati proprio i carri a farmi riflettere molto, oltre a strapparmi la classica risata.

Io e la mia famiglia abbiamo trascorso un week-end molto divertente e abbiamo avuto occasione di conoscere gli abitanti di Putignano, gente premurosa che ci ha accolti con il sorriso e con il profumo della buonissima "Farinella", il dolce tipico che ha dato il nome alla maschera ufficiale del Carnevale e che consiglio a tutti di assaggiare!

Sono contento di aver avuto la possibilità di vivere queste ore così intense e non nego di esser cresciuto un po' nel mio piccolo. 

Fidatevi del consiglio di un ragazzo come voi e trascorrete un week-and all'insegna della risata e della riflessione, ma attenzione perché sarete sommersi dai coriandoli e dalle stelle filanti che vi lanceranno!

Alla prossima!