Grazie all’idea di un architetto francese specializzato in costruzioni di cartone, per la festa “MENO UNO” di Matera Capitale della Cultura 2019, il giorno 19 alle ore 19:19:19 si è dato inizio alla costruzione di una chiesa con campanile di S. Pietro  Barisano di… cartone.

Come se non bastassero anno, giorno, minuti e secondi con 19… il campanile è alto 19 metri…

Sinceramente…dal mio punto di vista… lo dovevano costruire all’interno di un altro edificio con abbastanza spazio da contenere sia la chiesa con tanto di campanile che cittadini più turisti. E se avesse piovuto? Lo so, è un consiglio piuttosto bizzarro, sconsiderato e soprattutto impossibile…immaginatevi un palazzo così grande da contenere tutta questa roba… dovrebbe essere più grande della città stessa e… e… è meglio che sto zitto, prima che esaurisca tutta la mia risorsa di fantasia.

Comunque, tornando a noi, finita la festa, il gigante di cartone è stato distrutto dai materani stessi. È rimasto soltanto un pezzo simbolo. Si salverà almeno lui? NO… verrà bruciato insieme al carro della Bruna.

Ma perché ?! Insomma, i Materani prima costruiscono una strabiliante interpretazione di una chiesa di cartone e poi? La distruggono…

Pensate, dico io, a quel poveretto dell’architetto francese, che con una idea pazzesca si è fatto Francia-Italia, è venuto proprio, e dico proprio, qui, in mezzo al nulla di tutta l’Italia, si è spaccato la schiena per costruire una chiesa con un campanile fatti di CARTONE…e gliela distruggono. Rimane solo un pezzo… e gli fate arrosto di cartone per cena…

Lo so, sto divagando un po’, ma questo non è giusto nemmeno nei suoi confronti! Allora perché non costruirlo al chiuso e conservarlo per ricordo?

Beh…ciò che è fatto è fatto, ma questa bellissima e fantastica costruzione di cartone rimarrà, comunque, sempre nei nostri ricordi… quelli di una regione che sembra assente, ma che ,invece, risponde sempre all’appello e che è in realtà un bellissimo luogo a livello mondiale che ha sorpreso, sorprende e sorprenderà per sempre.