Domenica 5 febbraio è stata la giornata della vita e i vescovi italiani ci hanno invitato a riflettere sull'esempio di Madre Teresa di Calcutta e sugli insegnamenti del Papa.
La domanda da porsi è: che cosa significa difendere la vita e farsi promotori di una cultura per la vita?. Possiamo prendere come esempio la vita di Madre Teresa che si è resa per tutti disponibile attraverso l'accoglienza annullando le distinzioni di razza, fede, cultura, lingua o stato sociale. Si è resa disponibile per ogni vita umana, da quella non nata a quella abbandonata e scartata, non solo proclamando che chi non è ancora nato non è il più debole, il più piccolo, il più misero, ma anche chinandosi in prima persona sulle persone sfinite.
Madre Teresa, con la sua testimonianza, ha fatto sentire la sua voce ai potenti della terra perchè riconoscessero le loro colpe. Per lei essere rifiutati è la peggior malattia che una persona possa provare. Particolare attenzione ha quindi voluto dedicare all'isolamento sociale e, per questo motivo, anche in relazione alle diversità di cultura, lingua e religione.
Madre Teresa, con i suoi esempi di vita, ha voluto indirizzarci verso un futuro migliore e portandoci anche ad una pace con noi stessi. Grazie ai suoi insegnamenti, persone che in passato hanno peccato, hanno potuto riconciliarsi con Dio e vivere in pace il resto della loro vita.