cartellone contro lo smog
 
Si può combattere l'inquinamento delle grandi città con una semplice pubblicità? Sì, si può. In viale della Liberazione a Milano, infatti, è stato allestito un enorme cartello pubblicitario sulla facciata del palazzo delle Generali che recita: "Questa pubblicità non vende auto, ne fa sparire 409.704 in un anno", é uno slogan accattivante utile per abbattere lo smog. E non si tratta di una pubblicità qualunque, il cartellone è infatti realizzato con un materiale molto particolare. Ma come funziona il metodo per ridurre l'inquinamento? Si tratta di una tecnologia ambientale capace di assorbire, bloccare e disgregare le molecole inquinanti presenti nell'atmosfera; formato da uno speciale tessuto multistrato che rende più salubre l'ambiente funzionando in maniera passiva. La tecnologia "The Breath" sfrutta il naturale ricircolo dell'aria ed è stata progettata per attirare le molecole inquinanti all'interno della propria anima carbonica facendo in modo che gli inquinanti vengano separati dall'aria, scomposti in particelle e intrappolati nella struttura fibrosa, senza possibilità di rilascio nell'ambiente circostante. Ma non solo, questo tessuto ha anche una funzione anti odore, infatti copre o mitiga gli odori. Per ottenere il dato riportato nella maxi affissione i pubblicitari sono partiti dai valori riportati dall'Aci relativi agli inquinanti  prodotti in media dalle auto Euro 5 diesel e benzina infatti nello slogan si fa riferimento a 409.704 auto. Anche Legambiente ha riconosciuto che questo metodo può essere utile per contrastare gli inquinanti, sicuramente negli ambienti indoor e in piccola parte anche per quelli outdoor. Di certo questa non è una soluzione per eliminare completamente lo smog ma comunque rappresenta un grande miglioramento.
Non è la prima volta che si studiano mezzi alternativi per la lotta alle polveri sottili. Anni fa andava di moda il cosiddetto "asfalto mangia-smog" che era composto da una malta fotocatalitica in grado di rendere innocui i gas di scarico delle auto. Più recente invece è il progetto per la torre antismog dell'ospedale San Raffaele, previsto per il 2020, un edificio che sarà in grado di "ridurre" l'inquinamento dell'area circostante.