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A pochi giorni dalla fine delle feste pasquali è opportuno ricordare ad ogni fedele cristiano – e non solo – che la Pasqua non termina con un pranzo abbondante in famiglia, con le uova di cioccolato scartate o con una pasquetta trascorsa in armonia. Ma la Pasqua continua e ci chiama ad essere testimoni della luce del Cristo Risorto. Vi proponiamo pertanto la testimonianza di Fabiana Lucia, animatrice dell'oratorio salesiano di Potenza nonché presidente del C.G.S./cnos Mons. Bertazzoni, circa l’esperienza formativa e spirituale Quaresima Viva 2016.
Quaresima Viva: questo il nome che i salesiani hanno dato all’esperienza più significativa del periodo più “caldo” della vita di un cristiano. Vi partecipai per la prima volta, come animata, nel 2008 e quest’anno sono stata chiamata a dare una mano come animatrice. A pochi giorni dal conseguimento della Laurea Magistrale, don Federico mi propose di staccare un po’ la spina dalla quotidianità, così da poter dare il mio contributo ai ragazzi di scuola e oratorio biennio e triennio. Ovviamente ho colto con molto piacere ed entusiasmo questo invito e dal 25 al 28 febbraio ho vissuto questa esperienza, insieme con don Giuseppe Ieva, Antonio Lopez, Alessandro Lemmo e 12 ragazzi della nostra Ispettoria. Quaresima Viva è un momento intenso, che va vissuto personalmente, per prepararci a vivere il mistero pasquale con cuore attento e mite e nella consapevolezza che Gesù ha dato la vita per noi. Il tema di quest’anno è stato “Sotto il Segno di Giona”. Nei quattro giorni di ritiro sono stati sviscerati i quattro capitoli del Libro del profeta, dai quali è emerso che ognuno di noi è un po’ come Giona, consapevole del fatto che ogni qualvolta tocchiamo il fondo, Gesù è lì per correre in nostro aiuto e tirarci sù. Le giornate sono state ben scandite e abbastanza piene, con momenti di ascolto e confronto, di deserto, e momenti forti come la Via Crucis, l’Adorazione Eucaristica e la Celebrazione della domenica. A conclusione di Quaresima Viva, è stato bello vedere i ragazzi confrontarsi sulle proprie realtà: i ragazzi della scuola hanno portato la loro testimonianza di animazione ai ragazzi dell’oratorio e questi ultimi hanno spiegato ai ragazzi della scuola come vivono questa vocazione nel cortile. Il numero abbastanza esiguo dei partecipanti ha permesso ai giovani di conoscersi meglio e condividere a pieno ogni istante di questa esperienza. Il vederli salutarsi con un pizzico di nostalgia ha riempito i nostri cuori, perché Quaresima Viva unisce con un filo invisibile tutti coloro che sentono sulla pelle questa emozione ed è la conferma sempre più forte del fatto che don Bosco è qui, vivo in mezzo a noi!
 
 
Fabiana Lucia
Animatrice

 

Pgs   

 

 

L'associazione sportiva PGS "Domenico Lorusso" è stata fondata nel 1978 e ha sede presso l'oratorio Salesiano di Potenza. Dal settembre del 2014 è stata intitolata a Domenico Lorusso, un giovane animatore che ha trovato troppo presto la morte in Germania nel maggio 2013.

Ad oggi, risulta essere la più anticha società sportiva del settore giovanile del capoluogo. Può tuttora contare su più di cento iscritti impegnati nei vari campionati regionali e provinciali. L'associazione è tutt'oggi parte integrante della comunità salesiana di Potenza. Questa società porta avanti il suo progetto con la collaborazione volontaria di dirigenti e tecnici.

Il principale obiettivo della PGS è quello di seguire i ragazzi ed aiutarli a crescere, attraverso il gioco e lo sport, nello stile di don Bosco.

 

 

 

 

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Un giovane, totalmente ignorante di religione, entra in una libreria e chiede:

-Ieri sera in TV hanno dato un bel film: La Bibbia. Mica sapete se è uscito anche il libro?

 

 

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Tra due seminaristi:

- Sai bene che ogni santo, ogni comunità e ogni confraternita, ogni categoria e direi ogni persona ha una frase biblica che gli è particolarmente cara. Per esempio, gli oratoriani di san Giovanni Bosco amano l'esortazione di san Paolo: <Siate sempre lieti, ve lo ripeto, siate lieti!>.

- Lo so. E per sant'Antonio del deserto è: <Va', vendi tutto, e seguimi>.

- E non indovinerai mai quella di mio padre, che pratica il pugilato: <E' meglio dare che ricevere>.